27 Ağustos 2007 Pazartesi

Case, Roma più cara di Londra e New York

Solo a Montecarlo il mattone è più caro che nella capitale. Per chi vuole investire in immobili al top ci sono Bangalore e la Lettonia
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MILANO – Il Principato di Monaco è il mercato immobiliare dai prezzi più stellari. Niente di stupefacente, vien da dire, considerando, più che il fascino glamour dello staterello monegasco, la scarsissima disponibilità di suolo edificabile di fronte alle continue richieste provenienti da magnati, Vip e sportivi di tutto il mondo. Che Roma segua a ruota, battendo Parigi e annichilendo New York e Londra, fa riflettere di più. Ε queste riflessioni le stimola la nuova classifica stilata dalla rivista americana Forbes, intitolata «I mercati immobiliari più sopravvalutati del mondo».
I CRITERI – Primo il Principato, seconda Roma, terza Parigi; città carissime come Londra, New York e Tokio lasciate invece alla distanza. Per capire quest’apparente contraddizione, occorre spiegare che la classifica di Forbes non è semplicemente una graduatoria dei più alti prezzi al metro quadrato. Il criterio è maggiormente ponderato e nelle 50 città esaminate tiene presenti, per esempio, i costi di transazione, quelli di manutenzione, l’inflazione, le commissioni di agenzia, le tasse sulla casa, l’apprezzamento degli immobili. In sostanza, una città che svetta ai primi posti di questa speciale classifica non ha certo il mattone a buon prezzo, ma oltre a ciò è caratterizzata anche dalle scarse prospettive di crescita del valore immobiliare. Investire nel mattone in una città della top ten, quindi, rende meno che farlo in una città dove magari il metro quadro è persino più caro, ma al contempo più redditizio.
CHI C’E’ – Il Principato di Monaco svetta (con un indice di 74,07) per vari motivi, su tutti gli alti costi di transazione che pesano su chi vende o acquista immobili (livelli non certo da paradiso fiscale) e la scarsità di prospettive future di investimenti in mattoni, perché il suolo edificabile è in sostanza esaurito, in attesa della costruzione di isole artificiali di fronte al celebre litorale. Segue Roma, dove comprar casa, specie nel centro storico, è carissimo, ma rende poco, complici tasse, costi di gestione e transazioni e la lenta crescita dell’economia italiana negli ultimi anni. Seguono Parigi, Los Angeles (l’unica grande metropoli americana dove gli investimenti immobiliari rendono poco e lentamente), Vancouver, Vienna, Auckland, Zurigo e Oslo, che ha già scontato una crescita sorprendente (+149,54% in dieci anni) dei prezzi delle case, grazie al recente boom dell’economia norvegese.
CHI NON C’E’ – Il fatto che città dall’altissimo costo della vita (■ Guarda la classifica) e in alcuni casi molto gettonate dal jet set (come Londra e New York) non compaiano ai piani alti della classifica non vuol dire che siano a buon mercato, anzi, ma comporta il fatto che investirvi in mattone resta un ottimo affare. Da questo punto di vista, per esempio, comprar casa a Bangalore (India) è un un mezzo terno al lotto: gli immobili si rivalutano del 9,3% annuo. E per chi vuole investire in Europa, Forbes consiglia la Lettonia: poche tasse, pochi incartamenti e costi per le transazioni pressoché nulli (il 3% per chi vende

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