21 Eylül 2007 Cuma

Abi, volano i tassi per i mutui ipotecari

ROMA - I tassi medi applicati dalle banche alle famiglie per i mutui ipotecari ad agosto hanno raggiunto il 5,63 per cento, il massimo degli ultimi cinque anni. Lo attesta l'Abi, nel rapporto mensile. Un tasso così alto sui prestiti a medio lungo termine alle famiglie non si registrava dal novembre del 2002 (5,66 per cento). Il rapporto, che analizza l'andamento delle attività nello scorso mese di agosto, mette anche in evidenza come "il tasso sui conti correnti attivi erogati a famiglie e società non finanziarie è lievemente aumentato collocandosi al 6,83% contro il 6,77 del mese precedente". All'inizio dell'anno i tassi di interesse bancari per l'acquisto di abitazioni venivano segnalati dall'Abi al 5%, da allora l'aumento è stato costante e particolarmente accentuato in estate, in seguito ai rialzi della Bce e soprattutto alle attese di ulteriori ritocchi verso l'alto entro la fine dell'anno. A giugno la media mensile ha sfiorato il 5,5 per cento, a luglio il 5,6 per cento per arrivare ad agosto al 5,63 per cento. Tuttavia l'Abi segnala come l'aumento dei tassi bancari non rifletta ancora pienamente l'aumento dei tassi di riferimento da parte della Bce. Nel periodo agosto 2006 - agosto 2007, in particolare, a fronte di un aumento dei tassi di riferimento di 100 punti base, si legge nel rapporto di settembre, il tasso medio di settembre è aumentato 'solo' di 74 punti base. Lo studio dell'Abi segnala infine un aumento delle sofferenze nette del sistema creditizio ad aprile 2007. Alla fine del primo semestre del 2007 le sofferenze al netto delle svalutazioni sono risultate pari a 16,50 miliardi, 533 milioni in più rispetto a maggio 2007 e 352 milioni in più rispetto a giugno dell'anno precedente.

La hausse se poursuit en Asie

Les places asiatiques évoluent dans le vert. La décision prise par la Fed mardi soir de baisser ses taux directeurs à 4.75% continue de porter ses fruits. En Chine, le gouvernement a décidé de geler les prix sur certains articles afin de contenir l’inflation.

A Bombay, le Sensex s'adjuge 0.17% à 16350.05 points. L'ASX 20 australien gagne 0.16% à 3438.4 points. Le Hang Seng de Hong Kong prend 0.31% à 25633.68 points.
L'indice composite de Shanghai s'apprécie de 0.71% à 5433.69 points. Afin de contenir l’inflation, le gouvernement chinois a pris des mesures draconiennes mercredi soir. Le gel des prix sur certains articles (les produits visés n'ont pas été spécifiés) a été ordonné, et les autorités locales doivent surveiller de près les prix du porc et de la nourriture sur les marchés. Les statistiques dévoilées le 11 septembre étaient alarmantes. Les prix à la consommation au mois d'août ont grimpé de 6.5% sur un an, soit un plus haut depuis plus de dix ans. Les prix de l'alimentation ont crû de 18.2%, avec une flambée de 49% dans la viande.
Au Japon, le Nikkei 225 est stable à 16383 points. Hier, la Banque du Japon (BoJ) a maintenu son taux directeur inchangé à 0.50%, niveau auquel il se trouve depuis février.
Au chapitre des valeurs, les promoteurs immobiliers évoluent en territoire positif. Sumitomo Realty & Development prend 1.13%. Mitsui Fudosan s'octroie 1.24%.
Dans le rouge, on retrouve les valeurs du crédit à la consommation. Promise Co dévisse de 5.76%. Acom plonge de 7.75%. Aiful dégringole de 11.12%
Sur le marché des changes, l'euro se négocie autour des 161.95 yens et le dollar autour des 115.86 yens. La parité euro contre dollar s'échange autour de 1.3975 dollar.

10 Eylül 2007 Pazartesi

Borse in picchiata su crollo mercato lavoro Usa, marcia indietro di TI e Pirelli

Le Borse europee sono state tirate giù dai dati macro Usa, risultati più deludenti delle attese: in particolare, quelli che riguardano i posti di lavoro. Gli analisti avevano previsto per il mese di agosto la creazione di 118.000 impieghi, mentre il dato reale si è attestato a quota 114.000 (-4.000). Stabile invece il tasso di disoccupazione al 4,6% ad agosto.Come pioggia sul bagnato sono arrivate le parole del numero del Fondo Monetario Internazionale, Rodrigo De Rato, secondo cui la crisi finanziaria inciderà sulla crescita nel 2007 e nel 2008. "E' una sfida globale", ha detto De Rato, che non può essere risolta a livello nazionale, "occorre cooperazione finanziaria, monetaria e normativa. La cooperazione internazionale è fondamentale per l'Fmi".Gli ha fatto eco dall'Eurotower il presidente Jean-Claude Trichet, che ha ribadito quanto già detto ieri sulla politica monetaria della Bce definita "accomodante". Intanto la Fed immetteva liquidità sul mercato per 2 miliardi di dollari con un p/t a 3 giorni, contro una domanda pari a 26,5 miliardi di dollari. Tutto inutile, gli indici europei hanno chiuso in negativo: il Cac 40 (-2,63%), il Dax (-2,43%) e il Ftse 100 (-1,93%).A casa nostra (Mibtel –2,07% a 30.193 punti, S&P/Mib –2,39% a 38.494 punti), non si è salvato quasi nessuno: TI (-0,34% a 2,06 euro) e Pirelli (-1,40% a 0,81 euro) hanno sofferto anche loro la pioggia di lettere sul parterre milanese e alla fine hanno ceduto, ma si è discusso molto di loro. Motivo? C’è chi ha parlato di un incontro, ieri, tra il numero uno di Amber Capital (che detiene il 2,1% di Pirelli) e il presidente della Bicocca, Marco Tronchetti Provera.Si sarebbe ragionato sulla possibilità di uno stacco di un dividendo straordinario da 3,3 miliardi di euro, la somma che Pirelli riceverà per la cessione della quota di Olimpia a Telco. Ma per alcuni analisti sarà possibile distribuire capitale per una somma non superiore a un miliardo di euro. Intanto da Cernobbio, dal palco del Woorkshop Ambrosetti, Tronchetti Provera in merito alla cessione della quota Telecom da Olimpia a Telco oggi ha commentato: "E' una procedura laboriosa ma alla fine andrà in porto". Più defilata Telecom Italia che oggi ha comunicato i risultati completi del primo semestre 2007: sono stati confermati i ricavi (15,47 miliardi euro) e il margine organico (41,6%), mentre la sanzione dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato di 20 mlioni euro, comminata alla società il 3 agosto, ha comportato un corrispondente accantonamento, con riduzione di Ebitda ed Ebit, che sono risultati pari a 6,294 milioni euro (-3,4% anno su anno) e a 3,449 milioni euro (-9,3).Ha tirato le somme degli ultimi sei mesi anche Seat Pagine Gialle, che ha registrato ricavi consolidati per 582,3 milioni (+3,6%) a fronte di una perdita di 31,1 milioni in miglioramento dai 69,3 milioni del primo semestre 2006. Dopo la presentazione dei conti il titolo si è un po'ripreso, per poi chiudere male (-1,80%). Numeri anche per Piaggio, che nel Midex ha chiuso con un brutto -5,3%. Il gruppo in mano a Colaninno si è consolato con i dati del semestre, in linea con i target: il fatturato netto consolidato nel primo semestre 2007 è ammontato a 968,6 milioni di euro, in progresso del 7,2% anno su anno.Chi ha molto sofferto sono stati i bancari, affogati per tutta la seduta in un mare profondo e rosso: giornataccia per Capitalia (-3,93%) e Unicredito (-3,44%) appesantite dal taglio di prezzo obiettivo da parte di Chevreux all'indomani della semestrale dell'istituto romano.Il broker ha ridotto il target price di Capitalia a 8,5 euro da 8,85 euro in virtù di deboli risultati trimestrali. Unicredito (da 7,9 euro a 7,6 euro). Rating di outperform comunque confermato su entrambi i titoli. Non si è salvata Unipol (-2,12%). Per la compagnia oggi ha parlato a Cernobbio l'Ad Carlo Salvatori che non è voluto tornare sul tema Bpm (-4,31%) : "non se ne parlerà neanche al consiglio di amministrazione di convocato per giovedì tredici settembre", ha detto. "All'ordine del giorno ci saranno solo i conti trimestrali". Della Popolare di Milano erano attesi i conti, ma per ora nessuna informazione. Stessa cosa per Banca Italease (nel Midex -3,67%). Ha chiuso male anche Intesa Sanpaolo (-3,07%). Mediobanca (-1,69%) invece ha comunicato alla Consob un aggiornamento sulla partecipazione detenuta nel capitale di Generali (-0,64%) in seguito a un'operazione di prestito titoli sul mercato. A Cernobbio è intervenuto anche il presidente di Genera, Antoine Bernheim, ha risposto alla richiesta di un commento sulla recente crisi di liquidità dei mercati finanziari: "noi", ha detto "generiamo profitti e non siamo interessati ad investire nei prodotti di finanza alternativa".Si è detto tranquillo anche Fulvio Conti, Ad di Enel (+1,75%), anche lui tra gli intervenuti all'Ambrosetti: "stiamo lavorando", ha detto, "a una possibile emissione obbligazionaria e ci possiamo permettere il lusso di decidere noi come e quando farla perché non abbiamo nessuna esigenza immediata, ma facciamo solo operazioni di ottimizzazione della nostra struttura finanziaria".Se da una parte il colosso elettrico sta valutando l'opportunità di effettuare una nuova emissione obbligazionaria, dall'altra ha presentato un'offerta vincolante per il 49% di Estenergy, messo in vendita da Acegas-Aps, ed esaminerà eventuali occasioni di acquisto all'estero, da realizzare attraverso scambi o jv, anche se la politica espansiva si può dire sostanzialmente conclusa dopo il lancio dell'opa su Endesa.Da segnalare che Cheuvreux ha alzato il rating del gruppo elettrico a outperform (sovraperformerà il mercato) da underperform (sottoperformerà). Giudizi anche da Caboto, che ha cambiato la raccomandazione da add (aggiungere) a buy (comprare) ed Euromobiliare che ha ribadito il suo buy ma ha tagliato il target a 8,5 euro.Eni (-0,59%) invece è stata ammessa, insieme ad altre 35 società, alla gara per l'assegnazione dei diritti di esplorazione di 41 blocchi di gas in Libia. E c'è stata attesa tutto il giorno per Alitalia (-0,49%). Oggi in agenda c'era la riunione del Cda sui dettagli finanziari del nuovo piano. In giornata Carlo Toto, numero uno di Air One, ha indicato che "Ap Holding ha tutto quanto per candidarsi ad acquisire Alitalia", compresi manager "di alta qualità già individuati". E la compagnia di bandiera ha tutti gli elementi per espandersi unendo le forze sul mercato, evitando la sua frammentazione e servendo Roma e Malpensa.Ieri il presidente di Alitalia, Maurizio Prato, ha detto di non avere ancora ricevuto manifestazioni di interesse per Alitalia e che l'advisor contatterà tutti i potenziali acquirenti entro la fine del mese, ma per Toto il piano attuale predisposto da Prato "è un piano di sopravvivenza, ha tagliato dove perdeva".Sostegno al timoniere di Air One da Corrado Passera, Ad di Intesa Sanpaolo, che ha assicurato: "noi su Alitalia c'eravamo e continuiamo a esserci, ma siamo preoccupati per le lungaggini che provocano la decadenza della società. Per Intesa Sanpaolo, che ha seguito Toto nella gara su Alitalia, c'è spazio per un progetto industriale "che la renda un vettore di grande successo". Male, tra gli industriali, Fiat che ha chiuso la seduta in ribasso del 2,92% a 19,09 euro.Nel Midex, Benetton (-1,11%) ha finalizzato tre operazioni di finanziamento per un totale di 400 milioni di euro con scadenza 2012. Poi, due velocità per i titoli dell'oil e oil service, con Saras che ha galleggiato sulla parità (-0,34%), Erg che ha perso l'1,53%.Hanno fatto parlare di sé Hera (-0,65%) e Iride (+0,78%). Dopo l'annuncio di Giuliano Zuccoli, numero uno di Aem, che ha reso l'opzione Iride-Aem-Asm percorribile solo in un'ottica di lungo termine, gli analisti di Euromobiliare sim sostengono che "l'opzione Hera resta l'ipotesi più concreta nel breve termine".A proposito di Iride, da segnalare che Mediterranea delle Acque (-1,98%) ha registrato ricavi in crescita del 6,6% a 60,5 milioni, un Ebitda di 21,1 milioni (+33,5%) e un utile netto che è passato a 3,8 milioni con un progresso del 47,6%. Lettera su Azimut (-3,29%), viceversa buona prova per Pirelli Real Estate, che ha chiuso a +0,50%.Contrastato il comparto del lusso ed dell'abbigliamento: Geox (-1,01%), Safilo (+0,06%), Tod's (-2,26%). Ancora lettera anche su Aedes (-4,82%), che negli ultimi due giorni ha fatto registrare performance particolarmente negative, attestandosi tra gli indici peggiori dell'intero listino.Tra gli altri, Cremonini (+1,38%) di cui il mercato ha apprezzato l'interesse per 100 Roadhouse, bene anche la controllata Marr (+0,88%). Ancora Denaro oggi su Servizi Italia (1,66%), tra i migliori titoli di tutta piazza Affari. Le azioni hanno beneficiato anche oggi dei positivi risultati semestrali pubblicati ieri.Infine ottima prova di Snia (+5,85% dopo una sospensione al rialzo). Andrea Mattiussi, Ad della società, ha dichiarato di avere "allo studio un progetto sperimentale che prevede l'utilizzo delle acque calde e della CO2 di scarico per far crescere alghe che saranno poi spremute per ottenere un olio modificato destinato al biodiesel, mentre il residuo andrà a mangime".
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US loan woe 'to hit UK mortgages'


The US sub-prime loan crisis may push up mortgage rates in the UK, a former Bank of England adviser has warned.Professor Willem Buiter, an ex-member of the Monetary Policy Committee, said UK banks were in crisis over their exposure to bad loans in the US.He said this had made them reluctant to lend to each other, which had raised interbank lending rates.The banks were in a state of "fear and loathing" that could increase standard mortgage rates as well, he added.Some banks are worried that their rivals may not have revealed multi-million pound losses on sub-prime mortgages in the US.As a result, they are currently lending to each other in the interbank money markets at an interest rate of nearly 6.9%.That is significantly higher than the standard bank rate of 5.75%, which the Bank of England kept unchanged after its monthly MPC meeting this week.New type of crisis Professor Buiter told the BBC's Today programme: "The extent to which this translates into higher rates being charged to households and mortgages or hire purchase loans or higher loans to businesses in the real economy, that, I think, is an open question."The longer it lasts, the more likely it is that all rates from deposit rates to mortgage rates to loan rates will, ultimately, in the private sector get pulled up to that level," he added.The current liquidity problems in the banking system have driven up interbank lending rates sharply in the past few weeks.Professor Buiter said: "It is a new type of crisis - it is not an old fashioned banking crisis. We don't know how long it is going to last."Gradually clarity will dawn, but how long it will take, it could be weeks, it could be a few months."Higher savings ratesEvidence that these higher interbank rates are now starting to affect financial deals offered to the public has come from several lenders.This week, five lenders - the Anglo Irish bank, Northern Rock, Heritable bank and the Derbyshire and West Bromwich building societies - have each offered new fixed-rate savings deals, but at rates up to 0.55% higher than before.For instance, the Anglo-Irish bank is now offering to pay savers 6.9% if they lock money away for one year."It is unusual to see rate rises that are not triggered by increases in base rate," said Andrew Hagger of the financial information service Moneyfacts."However, with money markets in a volatile state on the back of the US sub-prime mortgage crisis, it is not surprising to see savings rates being increased, in an attempt to bring funds in via their front doors, rather than resorting to traditional methods."So far, though, the higher cost of borrowing in the wholesale money markets has not filtered through to mortgages, apart from those offered to people with poor credit histories.This may change, said Ray Boulger of the mortgage brokers John Charcol."If the current Bank Rate/Libor spread prevails for much longer, we may see some lenders increasing the cost of their Bank Rate tracker mortgages, and mortgages offering a discount off their standard variable

La Borsa perde oltre il 2%

Vendite a Piazza Affari. Il listino milanese, depresso fin dalla mattinata, al pari delle altre Borse europee, dal taglio delle stime dell'Ocse sulla crescita nell'Eurozona e in Usa, ha perso terreno nel pomeriggio con Wall Street e a fine seduta ha registrato il peggior risultato del Vecchio Continente. A preoccupare i mercati, in particolare, sono i possibili riflessi sui risultati societari delle banche e dei gruppi finanziari della crisi legata ai mutui subprime. Al termine della giornata il Mibtel ha perso il 2,15% a 30.774 punti. Maggiore il calo dello S&P/Mib (-2,42% a 39.347) appesantito da tonfi superiori al 3% di gruppi come Unicredit, Fiat.BPM E UNICREDIT GUIDANO CALO BANCHE. Seduta da dimenticare per i bancari penalizzati da un report di Lehman sul settore, a partire da Unicredit (-3,69% a 6,08) con Capitalia (-3,29% a 6,79), che riunisce domani il cda sulla semestrale, fino ad arrivare al Banco Popolare (-2,39% a 17,67). Tonfo della partecipata Italease (-5,37% a 16,81) nel giorno del board per rispondere ai rilievi di Bankitalia. Male poi Bpm (-3,45% a 10,5) sulla quale si sono viste anche prese di beneficio.PRESE PROFITTO FIAT, TIENE ENI. La giornata odierna è stata anche l'occasione per ridimensionare i guadagni dei titoli che negli ultimi tempi hanno guadagnato più terreno e le vendite non hanno risparmiato nessun settore, dall'auto Fiat (-3,66% a 19,53), all'alimentare Parmalat (-3,34% a 2,60) fino al cementiero Buzzi Unicem (-4,16% a 20,74). Ha contenuto le perdite Eni (-1,39% a 24,84) grazie al giudizio di Morgan Stanley mentre Snam Rg è l'unico titolo dello S&P/Mib a terminare in positivo (+0,02% a 4,32).CHI SALE, CHI SCENDE. In attesa che si sblocchi l'impasse in Brasile Telecom cede il 2,56% a 2,05 euro, Pirelli il 2,75% a 0,81 euro. Alitalia lascia l'1,05% a 0,81 mentre fra i titoli minori Bastogi vola (+11,38% a 0,28) dopo l'operazione di riassetto annunciata alla vigilia con la controllata Brioschi (+0,31% a 0,49 euro). Valentino Fashion Group regge intanto bene all'uscita di Valentino (-0,97% a 34,59).

Remous dans le fret à la SNCF

Le patron de la branche n’exclut pas la suppression de plusieurs milliers d’emplois. Si la direction de la compagnie ferroviaire dément, les syndicats de cheminots interpellent le gouvernement.

Les syndicats de cheminots sont inquiets. Réunies mercredi, les huit fédérations ont reporté au 19 septembre leur décision sur d'éventuelles actions. En attendant, elles ont adressé une lettre au premier ministre, François Fillon, et à la présidente de la SNCF, Anne-Marie Idrac, leur demandant à être reçus d’urgence. Motif de leur inquiétude : la stratégie de la SNCF concernant le fret, alors que l’entreprise confirme la poursuite de la restructuration de ce secteur.
Mercredi matin, en effet, le directeur général délégué du Fret SNCF, Olivier Marembaud, n'a pas exclu la suppression de plusieurs milliers d'emplois, sans licenciements, après une restructuration du trafic fret dans 262 gares. Et ce, d'ici le 30 novembre. Il a évoqué l’ambition de devenir un "acteur européen majeur" par le biais d'"alliances" ou d'"achats".
"Aller au clash "
On ignore encore l’ampleur de ces suppressions d’emplois. "Ce sera très significatif, ce ne sera pas quelques centaines d'emplois. Est-ce que c'est 1.000, 4.000 ou 5.000, je ne sais pas", a simplement indiqué Olivier Marembaud. Selon une source syndicale, il pourrait s’agir de 6.000 à 7.000 postes d’ici trois ans. Une annonce que la direction a immédiatement "démenti formellement". Dans un communiqué, elle a indiqué que "tout projet d'évolution se décide dans le cadre du dialogue social du groupe". Le secteur du fret emploie environ 20.000 personnes.
Le dossier du fret "cimente l'unité syndicale des cheminots", a prévenu Gérard Blanc, président de la CFE-CGC. "Nous sommes prêts à aller au clash, y compris à la grève".

The Case for a Rate Cut

The arguments for a rate cut are the loudest and come from all over Wall Street.
According to a report released Aug. 30, the U.S. economy grew 4% in the second quarter, but it only grew 0.6% in the first quarter. Average those out and growth is barely above 2%. This is a "soft underbelly" for the economy to begin with, says Keith Hembre, a First American Funds economist.
On top of that, the credit crunch poses a big threat to the economy. It started with subprime mortgage problems but has spread to other parts of credit markets. The stock market has suffered, too, but in comparison it's doing O.K. and has even settled down a bit. Major indexes are positive for the year.
Many argue the broader economic effects of credit market troubles should be the Fed's real concern. A credit crunch does threaten borrowing by companies and individuals throughout the economy. "If you don't have lending, you're going to have a recession for sure," says Kurt Karl, chief U.S. economist at Swiss Re (RUKN). It could take months for credit problems to show up in economic data. Eventually, that will force the Fed to act, but Karl worries it could be too late.
The Federal Reserve has "bought some time" by adding liquidity to the banking system through its cut in the discount window rate, says Avery Shenfeld, senior economist at CIBC World Markets. But it's not enough to counteract the tightening on credit markets, which have effectively raised interest rates. A rate cut "isn't so much an easing in policy, but undoing a market tightening," Shenfeld says.
Many say Bernanke and the Fed simply haven't been bold enough in responding to the market turmoil. "He's been holding back too much," says Bob Ried, president of Ried

Borse, chiusura positiva ma Snia sbanda

Le Borse hanno archiviato la settimana in rialzo nonostante abbiano ridotto i guadagni nel pomeriggio, dopo il discorso di Ben Bernanke che, ha rassicurato i mercati circa una politica monetaria più accomodante rispetto al passato, concentrata a salvaguardare la crescita piuttosto che a lottare contro l'inflazione.Inoltre il presidente Usa, Geroge W. Bush, ha affermato che la crisi del settore creditizio è temporanea e non metterà in pericolo la crescita economica americana, che è solida e forte. I dati macro hanno aiutato: negli Stati Uniti, i redditi personali a luglio sono saliti dello 0,5% meglio delle attese degli economisti che stimavano un incremento dello 0,3%.Bene anche l'andamento dei consumi con la spesa personale in crescita dello 0,4% dallo 0,1% del mese precedente e superiore allo 0,3% atteso. In linea con le attese anche l'inflazione annuale calcolata sui principali prodotti di consumo che cala dal 2,3% al 2,1% di giugno, lasciando spazio alla Fed di ritoccare con maggiore serenità i tassi di interesse.A Milano lo S&P/Mib e il Mibtel hanno registrato un progresso rispettivamente dello 0,87% a 40187 punti e dello 0,91% a 31282 punti. Progressi maggiori per il Dax (+1,57%), il Ftse 100 (+1,47%) e per il Cac 40 (+1,25%).Hanno leggermente ritracciato i titoli del comparto bancario, dopo le buone performance della settimana. Timidi acquisti per Unicredit che ha guadagnato lo 0,35% e Intesa Sanpaolo (+0,66% a 5,53 euro). Si è fermata sulla parità Banca Popolare di Milano, mentre ha spinto ancora Banca Italease (+2,60% a 16,75 euro) in vista della rinascita con il nuovo Cda.Positiva ancora una volta Bulgari Spa (+2,29%) beneficiando della buona performance trimestrale di Ppr che, secondo il suo numero uno Francois-Henri Pinault, non è stata colpita dalla crisi dei mercati finanziari in atto. Ha accelerato nel pomeriggio Luxottica (+1,01%).Fra gli altri titoli del lusso, hanno fatto bene anche Tod's (+3,03%) e Safilo (+1,68%) nel Midex. Tra i migliori del paniere principale, Seat P.G. (+4,04% a 0,40 euro) grazie all'ok dell'autorità federale tedesca garante della concorrenza che ieri ha autorizzato l'acquisizione della controllata tedesca di Eniro Ab, Wlw.Acquisti anche su Finmeccanica (+1,37% a 21,51 euro), dopo le dimissioni di Dario Scannapieco dalla carica di amministratore e che assumerà un incarico alla Bei. I titoli del Lingotto, dopo aver toccato un top a 19,65 euro, hanno guadagnato l'1,82% a 19,50 euro. A sostenere le azioni le attese per i dati sulle immatricolazioni del gruppo nel mese di agosto che saranno resi noti lunedì pomeriggio e le indiscrezioni su possibili ingressi nell'operazione Tata-Jaguar.Bene anche le consorelle Ifil e Ifi Priv sul Midex (+1,69% e +2,01%) nonostante la limatura del target price da parte di Euromobiliare che resta comunque buy (acquistare) su entrambi i titoli. Hanno corso i titoli del settore petrolifero con Eni in rialzo dell'1,72%, nonostante le non buone notizie arrivate da Est.Il Governo del Kazakhstan si attende un risarcimento per i costi eccessivi e i ritardi nei lavori del giacimento petrolifero di Kashagan, gestito dal consorzio Agip KCO, guidato dall'Eni, che avrebbero causato al Kazakhstan un danno economico di circa 10 miliardi di dollari.Il vice ministro non ha specificato quali siano gli obiettivi del governo kazako, ma ha spiegato che l'ipotesi di cambiare gestore è ancora presente in agenda, in quanto il governo non è pienamente soddisfatto della gestione attuale. E' volata Erg (+3,23% a 16,31 euro) dopo l'innalzamento del target price a 22,3 da 22 euro da parte di Chevreux e Saras (+1,63%), anch'essa premiata dal broker francese che ha rivisto il target a 5,3 euro da 5,1 euro.Acquisti anche su Saipem (+0,92%). Ha preso la via del rialzo anche Telecom Italia e si è confermata forte (+0,95% a 2,08 euro) in attesa del verdetto dell'Anatel, mentre è rimasta indecisa Pirelli (-0,05%). Impregilo ha guadagnato l'1,16% dopo il via libera del governo a quattro progetti infrastrutturali per un valore complessivo di 3,56 miliardi di euro.Deciso il calo di Alitalia che ha perso l'1,35%: il consiglio di amministrazione ha approvato il piano di che dovrebbe prevedere una ricapitalizzazione, la cessione della quota da parte del Tesoro, un taglio del personale ed il ridimensionamento della presenza a Malpensa.Denaro su Recordati (+2,54%) ed Acea (+3,31% a 13,34 euro). Bene M.Burani (+2,55%). Da segnalare anche la brillante performance di N.Montanari, che è avanzata del 2,86%. In evidenza ancora Ducati M.H. (+3,18% a 2,12 euro).Sul resto del listino, ha consolidato i guadagni della mattinata l'As Roma (+2,92%) che si prepara ad affrontare il Manchester in Champions League. Nuovo exploit per Acque Potabili (+8,37% a 5,97 euro) insieme all'altra società degli acquedotti Mediterranea Acque (+7,38%).Seduta positiva anche per Carraro (+3,94%), sulla scia delle revisioni al rialzo delle stime di grandi società clienti. Da sottolineare la performance di Digital Bros, che è salita del 3,12%. Ha sbandato Snia (-3,19% a 1,21 euro). Gli aggiornamenti sull'andamento del piano industriale e sulla posizione finanziaria mostrano una situazione in leggero peggioramento, in attesa del varo dell'aumento di capitale da 44 milioni, a metà settembre.La posizione finanziaria netta consolidata al 31 luglio è negativa per 26,1 milioni dai -24,3 milioni di fine giugno, per un aumento di 1,8 milioni delle altre passività finanziarie. Inoltre è in corso una negoziazione con i venditori del gruppo Undesa a proposito della penale da 500 mila euro che questi intendono trattenere quale penale per il ritardo nel versamento della seconda tranche di pagamento.